Gazzetta di Mantova 09-06-2004
Gran folla per l'addio all ex sindaco Brusatazzi
CANNETO. Il gonfalone del Comune è posto accanto alla bara,
in una Chiesa gremita di persone per l’ultimo saluto, ieri
pomeriggio, a Vincenzo Brusatazzi,
sindaco di Canneto negli anni fra il 1980 e l’85, scomparso
all’età di 61 anni, all’Ospedale di Cremona. Il feretro era
giunto in chiesa verso mezzogiorno e fino allora della
celebrazione delle esequie, è stato un susseguirsi di
cittadini. Tutti hanno voluto rendere omaggio ad un sindaco
che ha costruito, seppur per un breve periodo, un pezzo
della storia amministrativa di Canneto. «La sua
non è stata
una vita facile - ricorda, nell’omelia, il parroco emerito
don Sergio Franzini - forse non sempre ha saputo cogliere le
sue capacità», riconoscendo, contemporaneamente, in lui
«doti di grande sensibilità». In questi ultimi tempi gli
sono stati vicino moltissimi amici che hanno anche curato
l’aspetto organizzativo del funerale. Quasi tutti gli
amministratori ed i sindaci che si sono avvicendati a
Canneto, erano presenti al rito funebre a sottolineare il
positivo ricordo che la sua presenza ha lasciato nel Palazzo
municipale. Eletto nelle file del partito Repubblicano
Italiano, al tempo in cui Canneto era la storica roccaforte
mantovana di quel partito, Vincenzo Brusatazzi
ha posto mano, per primo, alla lunga e complessa opera di
recupero dell’ottocentesco Teatro Sociale, ora diventato
Comunale ed intitolato allo scenografo Mauro Pagano: la sua
ultima uscita ufficiale fu proprio nell’occasione di quella
riapertura, il primo dicembre 2001. Nelle frazioni di
Carzaghetto, Bizzolano e Runate, Brusatazzi
è, tra l’altro, ricordato per aver potenziato
l’illuminazione elettrica. «Vincenzo ha portato con fatica
il pesante fardello della malattia - conclude il parroco -
ma il Signore, ne sono certo, gli è stato particolarmente
vicino». E vicina, in questa sua ultima presenza, gli è
stata anche tutta la cittadinanza! |
Nel bel ricordo di
Vincenzo Brusatazzi tracciato sulla Gazzetta, non è
menzionata la realizzazione del Palazzetto Comunale, che
tanto impegno gli costò. Dirigente fondatore del Basket
Canneto, mal sopportava che i nostri piccoli, costretti a
giocare all’aperto, dovessero interrompere l’attività nei
mesi freddi e la squadra Senior fosse costretta a migrare in
palestra ad Asola, organizzò quindi sul finire degli anni
sessanta una “manifestazione di protesta” per le vie
cittadine per sensibilizzare Amministratori e cittadini. Ci
ripromettemmo di conseguenza nel programma amministrativo
del 1980 di “assicurare il finanziamento e le strutture
necessarie alla attività sportiva”, consapevoli del grande
valore educativo dello sport per i nostri ragazzi.
Vincenzo, eletto Sindaco, promosse la progettazione della
Palestra che completò, Assessore ai Lavori Pubblici, nel
1987. Poté così ripartire, in una struttura finalmente
adeguata, l’avventura del CBC e “Vinci” responsabile del
settore giovanile maschile vi profuse il solito entusiasmo.
Il motto mazziniano “pensiero ed azione” era alla base del
suo agire. Molte associazioni
cannetesi, tantissimi concittadini ebbero modo nel coso
degli anni di apprezzare il suo impegno sempre generoso e
disinteressato.
A noi piace
ricordarlo così:
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